Durante il suo viaggio in Israele, in visita allo Yad Vashem, Gianfranco Fini (leader di Alleanza Nazionale e vicepresidente del Consiglio nel governo Berlusconi) parla del “fascismo come male assoluto”. Ricordando i 6 milioni di ebrei, depredati dei beni, privati dei diritti civili, perseguitati, deportati e mandati a morire nei lager, Fini parla di “infami leggi razziali” e denuncia il clima di “indifferenza, complicità e viltà” di “tantissimi italiani che nel 1938 nulla fecero per reagire”.