Nasce un governo monocolore guidato dal democristiano Fernando Tambroni, sostenuto dai voti del Movimento sociale italiano, il partito neofascista nato nel 1946 per diretta ispirazione all’esperienza della Repubblica sociale italiana. Nel Paese si scatena un’ondata di proteste di piazza, soprattutto a Genova e a Reggio Emilia, dove la polizia spara sulla folla uccidendo 5 manifestanti (tra cui alcuni ex partigiani). Nello stesso anno il procuratore generale militare Enrico Santacroce dispone l’“archiviazione provvisoria” per 695 fascicoli processuali contenenti documenti d’inchiesta su eccidi e stragi commesse da nazisti e fascisti durante il periodo 1943-1945.