Febbraio, il Ministero della Difesa ammette l’impiego di gas da parte delle forze armate italiane durante la guerra d’Etiopia. Il riconoscimento mette fine alla polemica tra il giornalista Indro Montanelli e lo storico Angeli Del Boca, che per primo aveva documentato e denunciato l’uso dei gas all’iprite contro le popolazioni civili durante le campagne coloniali del fascismo in Libia e in Etiopia. Ne nasce una nuova stagione di studi storiografici sulla condotta criminale delle guerre fasciste, in particolare sull’occupazione italiana nei Balcani, che ribalta lo stereotipo del “bravo italiano” soffermandosi sulla partecipazione di fascisti alle rappresaglie tedesche, sui campi di centramento fascisti per gli jugoslavi, sulla vicenda dei criminali di guerra richiesti da Jugoslavia, Grecia, Albania, Etiopia, Unione sovietica mai consegnati e processati in Italia per i loro delitti.