Una legge del Parlamento italiano istituisce il “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e degli italiani esuli dall’Istria e dalla Dalmazia, da celebrarsi ogni 10 febbraio. La data viene scelta in polemica con quei Trattati di pace (siglati a Parigi il 10 febbraio 1947) che avevano assegnato alla Jugoslavia l’Istria, il Carnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia (in precedenza facenti parte dell’Italia).