R. De Felice M. Ledeen,  Einaudi.

Con sei ristampe in un solo anno, l’Intervista fu il testo più noto e influente nel dibattito pubblico di quegli anni, anche se parte del suo successo lo dovette senz’altro alle polemiche che avevano seguito, nel 1974, la pubblicazione del quarto volume della biografia mussoliniana, Gli anni del consenso (1929-1936). L’interpretazione defeliciana, che sarebbe stata rafforzata nel volume successivo e che sarebbe stata arricchita da molti saggi ad opera di suoi allievi, vedeva nell’Italia di Mussolini un regime nazionalista, sostanzialmente illiberale e tradizionalmente conservatore, ma senza pretese totalitarie. Un regime che aveva incontrato negli anni un consenso di massa da parte di quei segmenti sociali (tra cui soprattutto i ceti medi, ma in parte anche i ceti lavoratori sostenuti e favoriti dalle politiche assistenziali dello stato) che vedevano nel regime soprattutto un dispensatore di sicurezze, di fronte alle quali li libertà represse contavano molto poco.