Il 12 dicembre a Milano, presso la sede della Banca nazionale dell’agricoltura in Piazza Fontana, un ordigno provoca la morte di 16 persone e 98 feriti.  La strage, collegata ad analoghi attentati dinamitardi verificatisi nello stesso giorno a Roma, è il primo anello di una lunga catena di attacchi terroristici di stampo neofascista che insanguineranno l’Italia negli anni Settanta. Nell’immaginario collettivo Piazza Fontana segna l’inizio della “notte della Repubblica”.